Nel 2021 il KOG ha compiuto 20 anni.
20 anni di moto, strade, curve, autostrade, amicizie, benzina, sorrisi, foto, paesaggi, gioie ma anche qualche dolore.
Mai avrei pensato, nel lontanissimo 2001, di creare un gruppo così ben amalgamato e che avrebbe visto il traguardo dei 20 anni con così tante cose belle vissute tutti assieme con le nostre moto.
Eppure è successo, il KOG migliora ogni giorno che passa, nuove persone si iscrivono e continuiamo a girare in moto e divertirci come abbiamo sempre fatto, anche se l’età non è più quella di 20 anni fa.
A pensarci pare un’era geologica e in effetti lo è, soprattutto quando si riguardano le immagini di raduni organizzati 10 o 20 anni fa.
Sono convinto che la gallery del KOG che raccoglie tutti i nostri eventi dal lontano 2001 ad oggi, è una delle memorie storiche che moltissimi gruppi simili ci invidiano fortemente ma è il segno tangibile e concreto di tutti gli eventi che abbiamo organizzato.
Estratto dal discorso tenuto in occasione della festa dei 20 anni a Bologna.
Dai suoi primi passi nel 2001 il gruppo è cresciuto pian piano, ha avuto alti e bassi come è normale che sia ma alla fine si è sviluppato in qualcosa che non avrei mai potuto immaginare.
Abbiamo realizzato raduni incredibili che non si ripeteranno mai più.
Abbiamo girovagato in lungo e in largo in Italia ed Europa divertendoci sempre come forse non facevamo neanche da ragazzini.
Si sono create amicizie e legami che vanno oltre la moto e il fatto di ritrovarci qui stasera in così tanti penso ne sia la prova tangibile.
Essere il presidente di un gruppo con un numero così elevato di persone che arrivavano da tutta Italia non è stato sempre semplice e non lo è neppure adesso.
Ho fatto tante cose giuste e tante sbagliate.
Ma alla fine, se dopo 20 anni siamo ancora qui e siamo diventati quello che siamo, forse forse le cose giuste sono state più di quelle sbagliate.
Molti si sono affacciati e poi se ne sono andati.
Molti semplicemente non erano fatti per stare in un gruppo, e per questo se ne sono andati.
Bisogna avere carattere per stare in un gruppo come il nostro perché il KOG non è per tutti, e non lo dico per snobismo.
Moltissimi sono rimasti e sono quelli che hanno fatto in modo che il KOG oggi sia quello che è.
E quindi, alla fine, cosa è il KOG?
È un motoclub? Sì, di sicuro
È un gruppo? Senza dubbio
Ma di gruppi come il nostro ce ne sono decine, centinaia, però noi siamo diversi, e lo sappiamo.
Perché la nostra voglia di stare assieme e condividere emozioni va oltre la moto.
Perché ormai non ci interessa più su che moto viaggia il nostro amico.
Perché ormai ci interessa poco, alla fine, anche la meta del viaggio in quanto assaporiamo ogni momento del viaggio assieme ai nostri amici, ogni sosta all’autogrill, ogni battuta, ogni risata, ogni momento che passiamo assieme.
Questo sentimento che ci unisce, questa amicizia vera che ci lega è anche il collante che ci ha permesso di superare i momenti bui e che ci ha permesso di privilegiare il sentimento che ci unisce rispetto alla moto che ognuno di noi guida.
Chi entra a far parte di questo gruppo si meraviglia del fatto che il KOG, nato come punto di aggregazione di appassionati di un modello monomarca, si sia nel tempo trasformato e annoveri oggi molti proprietari di moto di tipo e di marchi diversi.
Ma basta che il nuovo socio sappia ascoltare ciò che lo circonda per capire.
Il sentimento che ci lega è divenuto talmente prevalente da mettere in secondo piano il mezzo meccanico che usiamo.
Così che anche chi rimane senza moto rimane ugualmente nel KOG.
La moto, un tipo di moto, ci ha fatto diventare quello che siamo, ma ciò che oggi siamo prescinde totalmente dalla moto che guidiamo.
Non penso ci sia un altro gruppo che si fondi su un simile principio.
Questo è il KOG.
Io ringrazio tutti voi perché senza di voi il KOG non esisterebbe e soprattutto non sarebbe diventato quello che è oggi.
È grazie all’apporto di ognuno di voi che siamo quello che siamo perché ognuno, nel suo piccolo, ha dato qualcosa al gruppo e sicuramente ne ha anche ricavato qualcosa in cambio.
Ognuno ha fatto e fa ancora la sua parte.
E questo è bellissimo.
Non voglio fare nomi perché sicuramente dimenticherei qualcuno ma, nel corso di questi 20 anni moltissime persone hanno dato il loro apporto concreto al KOG e lo hanno aiutato nel suo cammino non sempre facile.
Alcuni li vediamo spesso e altri sono usciti dal KOG e hanno preso altre strade.
Questo apporto si è manifestato in modi differenti, a seconda di quello che ognuno si sentiva di fare e di dare e del particolare momento storico ma, piccoli o grandi che siano, tutti gli aiuti sono stati apprezzati e lo sono ancora oggi.
Io non sono in grado di fare tutto da solo ma il KOG non va avanti solo con quello che faccio io, bensì con l’apporto, prezioso e sempre a basso profilo, di tutti coloro che fanno qualcosa di concreto e utile al funzionamento del gruppo.
Anche organizzare un raduno nella propria zona è qualcosa di importante perché ci da modo di ritrovarvi e vedere posti che magari non conosciamo.
Quindi un grazie sincero e di cuore a tutti coloro che si sono sbattuti, e si sbattono ancora oggi, per il bene di questo meraviglioso gruppo.
Grazie veramente.
Ho solo un rammarico.
Che qui con noi stasera non ci sia una persona che ci ha lasciato suo malgrado.
Una persona la cui presenza, sempre discreta ed elegante, si faceva sentire e che ancora oggi manca moltissimo a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, me compreso.
Era una persona di un’umanità e di una simpatia incredibile alla quale era impossibile non volere bene.
E ancora oggi ci manca, tanto.
Ma in ogni evento che facciamo lui è sempre presente perché è rimasto nel cuore di tanti.
Così voglio dedicare questa serata al nostro Sandro che ancora oggi, nei nostri cuori, viaggia con noi.
Ciao Sandro, questo applauso è per te, sei sempre con noi.
Grazie a tutti e W il KOG!